decreto attuativo n. 18/2025, riguardante le polizze catastrofali, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 febbraio. Questo decreto, emesso dal MEF-MIMIT, definisce le modalità operative per gli schemi di assicurazione contro i rischi catastrofali. La scadenza per stipulare tali polizze è fissata al 31 marzo 2025.

La legge di bilancio 2024 ha introdotto l’obbligo per le imprese di assicurarsi contro i danni derivanti da calamità naturali. Tutte le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia devono stipulare queste polizze entro il 31 marzo 2025, per proteggere beni come terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali. Il decreto in vigore dal prossimo 14 marzo, stabilisce le modalità operative e attuative per gli schemi di assicurazione contro i rischi catastrofali, come previsto dalla legge 30 dicembre 2023 n. 213 (Legge di Bilancio 2024).

Gli eventi coperti includono sismi, alluvioni, frane e inondazioni, definiti con precisione per il calcolo del danno e la determinazione dei massimali. Le polizze non coprono danni derivanti da conflitti armati, atti di terrorismo, contaminazione radioattiva o immobili abusivi. I premi assicurativi sono proporzionali al rischio e variano in base a diversi fattori:

  • Ubicazione geografica e vulnerabilità dei beni
  • Dati storici e modelli predittivi
  • Misure di prevenzione adottate dalle imprese

Le polizze possono includere franchigie e massimali variabili a seconda della somma assicurata. È previsto uno scoperto massimo del 15% del danno indennizzabile per somme assicurate fino a 30 milioni di euro. Per polizze tra 1 e 30 milioni di euro, il limite di indennizzo non può essere inferiore al 70% della somma assicurata. Le compagnie assicurative devono garantire trasparenza nella presentazione delle offerte, pubblicando informazioni dettagliate online. L’adeguamento dei testi di polizza deve avvenire entro trenta giorni dalla pubblicazione del decreto. Le imprese che non stipulano le polizze entro la scadenza prevista rischiano sanzioni amministrative ed esclusione da benefici pubblici.

Questo obbligo assicurativo impatta direttamente i professionisti della sicurezza come Fisici e Chimici perché essi devono valutare e gestire i rischi connessi agli eventi catastrofali nei luoghi di lavoro, valutano la vulnerabilità degli edifici e degli impianti, considerando la localizzazione geografica e la tipologia di costruzione.

Inoltre, essi possono consigliare e implementare misure di prevenzione, come rinforzi antisismici e barriere anti-alluvione, che possono ridurre il premio assicurativo. La loro competenza è essenziale per garantire che i beni aziendali siano adeguatamente protetti e che le polizze assicurative siano conformi alle normative. Infine, la mancata stipula delle polizze può comportare sanzioni amministrative e la perdita di benefici pubblici, sottolineando l’importanza del loro ruolo nella conformità normativa.

FONTE : Polizze catastrofali obbligatorie: il nuovo decreto attuativo | Federazione nazionale degli ordini dei chimici e dei fisici